Le cifre parlano di una dramma sociale in essere: i giovani ‘under 25′ disoccupati, nei 28 paesi Ue, sono arrivati a ben sei milioni di unita’, portando la media europea ad uno su quattro, con punte di sei su dieci in Grecia, uno su due in Spagna e quattro su dieci in Italia dove, a fronte del 12,2% complessivo, il tasso di disoccupazione giovanile e’ del 38,5%.
Per affrontare questo dramma sociale in essere sono stati stanziati dal Consiglio europeo circa 8 miliardi di euro per il prossimo biennio in formazione professionale, mobilita’, flessibilita’. L’Europa necessita, e’ la tesi delle forze neoliberiste, di un mercato del lavoro piu’ mobile, e di un sistema duale, formazione scolastica e aziendale, per preparare i giovani.
Ma, come emerso dal summit tra i Ministri del Lavoro del Partito socialista europeo, che precede quello Ue promosso dalla Cancelleria Angela Merkel, c’e’ un nodo non secondario da sciogliere e riguarda la base fondamentale: ‘cosa’ e ‘come’ produrre, a quale ‘domanda’ pubblica o privata rispondere, in termini appunto di lavoro ed attivita’, di produzione e quindi di consumo/i richiesto/i. Un nodo non secondario che chiama direttamente in causa il modello di politica economica e quindi sociale dell’Ue oggi diretta dalle forze conservatrici (Ppe e Alde) d’ispirazione liberista. Il candidato alla Cancelleria tedesca che sfidera’ in autunno Angela Merkel, il socialdemocratico PeerSteinbrück ha definito la disoccupazione giovanile “l’eredita’ di tre anni di immobilismo e diinazione dei conservatori”. La Spd ha recentamente sottoscritto una ‘dichiarazione d’intenti’ con il Psf mettendo al certamente al primo posto il lavoro ai giovani ma parallelamente alla ripresa degli investimenti pubblici, dai quali possono riprendere anche gli investimenti privati: insomma, politiche keynesiane al posto delle politiche di austerita’ e rigore finanziario. “La priorita’ dellaCdu sembra essere la creazione di foto di opportunita’ piu’ potenti, invece di garantire il futuro dei giovani. Cio’ che manca alla piattaforma conservatrice-liberale e’ l’impegno sociale con le risorse finanziarie necessarie. Fino a quando la Merkel e il suo governo conservatore continuano con le politiche di austerita’, da imporrre a tutti gli Stati membri dell’Ue, senza fornire le misure per la crescita sostenibile in Europa, la disoccupazione giovanile salira’ ulteriormente“. Ed il ministro del Lavoro francesce, Michel Sapin, definita:“priorita’ assoluta” la lotta alla disoccupazione giovanile”, ha rimarcato come indispensabili, “azioni concrete come lo sviluppo dell’apprendistato e della formazione, il sostegno alle piccole e medie imprese. In Francia abbiamo introdotto ‘il patto di generazione’, che offre nuovi posti di lavoro ai giovani, senza comprimere i lavoratori anziani dal mercato del lavoro. Ma la crisi è europea, e richiede soluzioni basate sul coordinamento a livello europeo“. Steinbrück e Sapin, insieme al ministro del Lavoro del Lussemburgo, Nicolas Schmit, partecipavano ad un summit dei ministri del Lavoro aderenti al Pse sul tema della disoccupazione giovanile: non si puo’ non rilevare l’assenza di qualsiasi esponente del Pd. Viceversa il Premier Enrico Letta partecipera’ al vertice Ue convocato a Berlino sul tema dalla Merkel.